lunedì 2 luglio 2012

Naso che senti

Una programmazione pedagogica che si può utilizzare per un anno educativo può avere come sfondo integratore delle attività il tema dei 5 sensi. Tale scelta si è basata sulla convinzione che tutte le esperienze fatte dai bambini siano utili a sviluppare e affinare i sensi, necessari per apprendere, pensare, muoversi, sentire, relazionarsi agli altri: i sensi ci permettono di conoscere il mondo, di interagire con esso attraverso le emozioni che ogni esperienza sensoriale porta con sé. 


Obiettivi:
  •  sostenere un rapporto attivo con il mondo attraverso tutti i sensi;
  • agevolare e consolidare lo sviluppo di abilità esplorative e motorie;
  • incoraggiare i bambini a entrare in contatto con le proprie emozioni e condividerle;
  • accompagnare lo sviluppo del linguaggio e edella socialità, attraverso le relazioni nel gruppo.
babygreen.it
Per quanto riguarda il senso del gusto e dell' olfatto, le attività proposte ai piccoli e ai medi hanno previsto la presentazione di diversi alimenti in modo libero per consentire un' esplorazione non strutturata dall' adulto. Seguendo il trascorrere delle stagioni, le educatrici hanno proposto ai bambini i frutti caratteristici del periodo, facendoli odorare, assaggiare, vedere e manipolare (autunno: uva, zucca, castagna; inverno: noci, mandarini; primavera: ciliege; estate: melone); hanno offerto l' assaggio di ingredienti di uso comune (zucchero, sale, olio, succo di limone) per far riconoscere e nominare i diversi sapori: dolce, salato, acido, amaro; hanno proposto esperienze odorose con erbe aromatiche, bucce di frutta, fiori (sono stati creati dei sacchetti aromatici con camomilla, lavanda, rosmarino, salvia...).
Ai bambini più grandi sono state, invece, proposte delle attività più strutturate, focalizzandoci in maniera esplicita sulle esperienze che coinvolgono tutti e 5 i sensi. Settimanalmente si può creare un laboratorio di cucina in cui i bambini preparano semplici ricette e io cui prodotto finale veniva condiviso durante la merenda nel pomeriggio con tutti i bambini. Si può anche creare, in primavera, un piccolo orto di piante aromatiche e piante da frutto, attraverso il quale i bambini hanno potuto scoprire e mantenere un rapporto con il mondo della natura, prendendosi cura di qualcosa che cresce con loro e godendo di odori e sapori naturali. Per rendere più completa la programmazione si può scrivere una filastrocca con i bambini più grandi per poi appenderla nella loro classe.   

Attività tratta dalla rivista bimestrale Mondo zero3 numero 2 Settembre - Ottobre 2011.                                                   

venerdì 3 febbraio 2012

L' angolo dei travestimenti e non solo..


Il contenitore è una casetta di vimini, collocato nella stanza con lo specchio; in essa sono poste, stoffe, borse,cappelli e abiti che i bambini da soli o con l' aiuto dell' adulto possono indossare a loro piacimento.
Inoltre c' è una scatola più piccola all' interno contenente trucchi e bigiotteria che i bambini possono utilizzare con l' attento aiuto dell' adulto. L' obiettivo principale di questo angolo è quello di:                                     
▲ favorire il gioco imitativo-simbolico;
▲ fare giochi di scoperta;
▲ rafforzare la socializzazione.

Con il travestimento il bambino/a scopre e interiorizza un' altra immagine di sé allo specchio,cerca di riprodurre situazioni-atteggiamenti vissuti dal mondo adulto (vestirsi, spogliarsi, situazioni lavorative, domestiche e di vita sociale).


Dove siamo?
Obiettivi:
  • favorire lo sviluppo della creatività;
  • favorire il gioco simbolico;
  • favorire iniziative personali;
  • favorire l' immedesimazione.
Materiali: teli colorati di diverse misure, colori e tessuti, mollette da bucato, materassi.

Sviluppo: l' educatrice accompagna i bambini nel laboratorio, sgombro da ogni arredamento, rivestito di teli colorati di diverse dimensioni. Questi teli vanno disposti in modo da formare delle tane dove i bambini possono entrare e uscire con facilità, sul pavimento è consigliato mettere dei materassi in modo da permettere ai bambini di stare seduti, distendersi, rotolare, dormire, etc. I bambini, anche grazie all' ausilio di varie "colonne sonore", fanno finta di essere in posti diversi e di intraprendere un viaggio fantastico che si modifica secondo i desideri degli stessi bambini.

L' educatrice durante questa attività può muovere alcuni teli per far si che i bambini abbiano anche stimoli visivi/percettivi oltre che uditivi.


Montagne di schiuma


Obiettivi: con questo gioco i bambini hanno la possibilità di sviluppare molte competenze cognitive insieme a quelle motorie. Possono anche creare delle analogie cercando somiglianze fra quello che fanno con oggetti concreti. Nello specifico possono:

  • familiarizzare con l' elemento acqua;
  • sperimentare la relazione causa-effetto;
  • verificare la dinamica c' è -non c' è più- poi c' è;
  • instaurare relazioni d' amicizia;
  • sviluppare le competenze comunicative verbali e non verbali.
Materiali: bacinelle, acqua, sapone/bagnoschiuma, cannucce.

Sviluppo: in uno spazio ampio e libero sono sistemate delle bacinelle con acqua e detersivo. Quando il gioco ha inizio le educatrice invitano i bambini ad avvicinarsi ai contenitori. I bambini cominciano a giocare con l' acqua nelle bacinelle. Possono immergere le mani nell'acqua, agitarla con le mani e sbatterla facendo finta che le mani siano frullatori, bacchette da tamburo, etc. Sono invitati ad ascoltare il suono dell' acqua.
In un secondo momento le educatrici iniziano a soffiare nell'acqua con le cannucce creando "accattivanti" montagne di schiuma. Invitano i bambini a imitarle continuando il gioco. I bambini verbalizzano in forma più o meno spontanea a cosa assomigliano le montagne di schiuma.

Variante: acqua colorata (aggiungere tempere), acqua profumata (aggiungere essenze).                                                                                                                                      

giovedì 2 febbraio 2012

Il cestino dei tesori


Che cos' è il cestino dei tesori?
Si tratta di una modalità che viene utilizzata per incoraggiare il bambino nel gioco e nell' apprendimento. Può essere utilizzato da quando il bambino riesce a stare ben seduto fin quando non inizia a gattonare. Il cestino dei tesori raccoglie e fornisce al bambino una varietà di oggetti comuni scelti per stimolare i sensi!
Gli oggetti del cestino dei tesori sono per lo più oggetti d' uso comune, che si possono trovare nell' ambiente quotidiano. Non sono di plastica!
Stimolano tutti i sensi...
  • TATTO: consistenza, forma, peso;
  • OLFATTO: varietà di odori (es. sacchetti sensoriali);
  • GUSTO: varietà di sapori;
  • UDITO: squilli, tintinnii, suoni differenti;
  • VISTA: colore, forma, lunghezza.
Gli oggetti verranno sempre selezionati secondo un criterio di sicurezza ed igienicità.
Saranno presenti:
  • OGGETTI NATURALI pigne, conchiglie, grandi castagne, pietra pomice, spugne.
  • OGGETTI DI MATERIALI NATURALI spazzole per unghie, gomitoli di lana, pennello da barba.
  • OGGETTI DI LEGNO sonagli, nacchere, mollette da bucato, rocchetti di filo, anelli da tenda non verniciati.
  • OGGETTI DI METALLO cucchiai, mazzi di chiavi senza dentelli, scatoline, formine da biscotti, imbuto, coperchi.
  • OGGETTI IN PELLE-GOMMA-STOFFA borsellino di pelle, pezzi di tubi in gomma, tappo vasca con catena, sacchetti con odori ben cuciti.
  • CARTA-CARTONE carta oleata, scatoline di cartone, cilindri di cartone (es. tubo scotex, carta da forno).
GLI OGGETTI DEVONO ESSERE LAVATI ED IGIENIZZATI AD OGNI USO DEL CESTINO DEI TESORI.

   
Il bambino alle prese con gli oggetti del cestino dei tesori guarderà, toccherà, potrà afferrare e succhiare (esercitando la coordinazione oculo-manuale), scuotere (scoprendo relazioni di causa-effetto), battere, raccogliere, selezionare gli oggetti per lui interessanti.
Accanto al cestino dei tesori è opportuno offrire alcuni barattoli cosicché il bambino possa sperimentare il riempimento e lo svuotamento.
Il bambino avrà la possibilità di fare scoperte relative al peso, dimensioni, forme, rumori.
L' ATTENZIONE PUÒ DURARE FINO AD UN' ORA E ANCHE PIU'!
I bambini sono attratti ed incuriositi dalla varietà degli oggetti, e dal desiderio di sperimentare le proprie abilità.
L' educatore in questa attività non interviene, funge da ANCORA DI SICUREZZA EMOTIVA per il bambino. Ha la possibilità di osservare le intenzioni sociali in un contesto privilegiato.

L' albero della musica



Obiettivi:                                                                                                 
  • sperimentare suoni diversi;                                          
  • esplorare oggetti;
  • cogliere i rumori;
  • orientarsi nello spazio.
Materiali: barattoli, pasta, sassi, bottoni, conchiglie, campanelli, corde, nastri, tronchi d' albero.

Sviluppo: insieme ai bambini si attacca una corda a due tronchi (altezza bambino). Ad essa si appendono dei barattoli di plastica precedentemente riempiti dai bambini con grano, sassi, bottoni, campanelli, pasta, etc. Alcuni campanelli vengono annodati a corde e nastri anch' essi appesi a fianco dei barattoli. I bambini scuotendo con le mani e con fusi di cartone i barattoli, le corde e i nastri appesi, si divertano ad ascoltare i diversi suoni.











La manipolazione






















Nel bambino piccolo ha un ruolo importantissimo l' esplorazione delle sensazioni tattili e l' affinamento della manualità fine; la manipolazione di materiali di diversa consistenza è utile per familiarizzare con la dimensione spaziale (unire, dividere, allungare, schiacciare, allontanare, avvicinare, etc. ) e per imparare a conoscere la propria forza scopriamo giocando nuovi materiali, dalla plastilina alla schiuma, dalla pasta di sale alla pasta di pane, dalla creta alla farina, schiacciano i materiali, li tagliano, li spezzano, li uniamo, ne respiriamo gli odori, consistenze e colore.


Alcuni esempi di attività:


Col giornale quotidiano indovina che facciamo!




Obiettivi:

  • stimolare la creatività; 
  • stimolare l' attività simbolica;
  • favorire l' equilibrio;
  • favorire la manipolazione;
  • favorire l' abilità motoria.

Materiali: carta di giornali quotidiani.



Sviluppo: l' educatrice accompagna i bambini nel laboratorio, dal quale sono stati tolti  tutti gli arredamenti, completamente rivestito di giornali. I bambini vengono lasciati liberi di utilizzare lo spazio e i giornali senza l' intervento guida dell' educatrice.


Variante: l' educatrice predispone un percorso da seguire definito e si propone come guida.


CHE MANI!

Obiettivi:
  • stimolare la creatività;
  • sviluppare la percezione tattile;
  • favorire la manipolazione;
  • stimolare la relazione e la condivisione tra i bambini.
Materiali: colori a tempere, bacinelle, cartelloni.

Sviluppo: le educatrici, prima dell' arrivo dei bambini, predispongono dei cartelloni bianchi a terra in modo da formare un cerchio, in mezzo a questo cerchio mettono le bacinelle contenenti i colori. I bambini durante l' attività sono liberi di usare i colori che preferiscono per lasciare le proprie tracce sui cartelloni. 



sabato 28 gennaio 2012

Pensare i bambini

Le attività al nido sono mirate, sono pensate tenendo sempre presente i bambini. Pensare i bambini significa  fare in modo che le migliori energie e i più grandi sforzi siano rivolti a loro. L' educatore  deve guardare al bambino attuale con i suoi bisogni, le sue necessità e le opportunità del momento nella prospettiva di offrirgli sempre il meglio ma deve anche guardare al futuro chiedendosi di cosa lo stesso bambino avrà bisogno, di quale aspetto del suo sviluppo andrà potenziato, a quali stimoli sarà soggetto etc. Pensare i bambini significa anche non improvvisare ma riflettere continuamente su ciò che si fa e sul perché si fa, riflettendo anche sulle attività che si propongono ai bambini. Le attività mirate consistono in tutte quelle proposte dirette (appositamente programmate) e indirette (occasioni informali) che l' educatore offre al bambino allo scopo di favorire lo sviluppo cognitivo, emotivo, sociale, motorio.
Programmare e organizzare le attività significa prestare attenzione alle differenti strade individuali per cogliere le specificità di ognuno;. significa anche proporre il meglio possibile per i bambini in quella determinata situazione educativa. La programmazione è "a misura di bambino", cioè non è uguale per tutti e non è lineare. L' educatore deve sostenere lo sviluppo del bambino, non forzandolo ma aspettando i suoi tempi e in seguito rafforzando e potenziando lo sviluppo che è in atto. In questo modo si ha una crescita senza condizionamenti e può essere garantita al bambino la formazione di una base sicura.


Il gioco al nido

Comunemente si pensa che il nido il luogo del gioco per eccellenza. In esso il bambino cresce e impara giocando. Il gioco al nido svolge un ruolo centrale ma non è sufficiente limitarsi a lasciare libero il bambino di giocare quando vuole e con quello che vuole.
L' educatore non ha il compito di assecondare il bambino mentre gioca spontaneamente, anzi egli deve valorizzare le inclinazioni del bambino per renderle pedagogicamente fruttuose. L' intervento dell' educatore è necessario per aiutare e accompagnare i bambini nello sviluppo e nel potenziamento delle loro abilità attraverso percorsi di lavoro definiti consapevolmente.
Il gioco al nido si prospetta come una fondamentale occasione di crescita, di sviluppo delle relazioni sociali, delle capacità logiche e linguistiche, dell' avvio dei processi simbolici.
Il gioco fine a se stesso non è sufficiente per far si che il bambino acquisisca queste capacità; vi deve essere una pedagogia del gioco.